lunedì 4 gennaio 2016

Il gatto in un appartamento vuoto...



Morire – questo a un gatto non si fa. 
Perché cosa può fare il gatto in un appartamento vuoto? 
Arrampicarsi sulle pareti. 
Strofinarsi tra i mobili. 
Qui niente sembra cambiato, 
eppure tutto è mutato. 
Niente sembra spostato, 
eppure tutto è fuori posto. 
E la sera la lampada non brilla più. 
Si sentono passi sulle scale, 
ma non sono quelli. 
Anche la mano che mette il pesce nel piattino 
non è quella di prima.
Qualcosa qui non comincia 
alla sua solita ora. 
Qualcosa qui non accade 
come dovrebbe. 
Qui c’era qualcuno, c’era, 
e poi d’un tratto è scomparso, 
e si ostina a non esserci. 
In ogni armadio si è guardato. 
Sui ripiani è corso. 
Sotto il tappeto si è controllato. 
Si è perfino infranto il divieto 
di sparpagliare le carte. 
Cos’altro si può fare. 
Aspettare e dormire.
Che provi solo a tornare, 
che si faccia vedere. 
Imparerà allora che con un gatto così non si fa. 
Gli si andrà incontro 
come se proprio non se ne avesse voglia, 
pian pianino, 
su zampe molto offese. 
E all’inizio niente salti né squittii.


(Wisława Szymborska)




sabato 8 marzo 2014

ballata delle donne...



Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri ci hanno portato,
poi le ragazze che furono amore
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perchè la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita che ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sete,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.

(E. Sanguineti)




mercoledì 23 ottobre 2013

addio...




Tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te.
E sono stata ovunque, stando con te.
E' una cosa che non riuscirò a spiegare mai a nessuno. Ma è così.
Me la porterò dietro, e sarà il mio segreto più bello. 

Non pensarmi mai, se non ridendo...

(A. Baricco)



anello in ottone anticato grande formato (25mmX25mm)



mercoledì 8 maggio 2013

a tutte le madri...



Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore.

(A. Merini)





collier in plated gold, nido in gold filled, perle bianche, rondine in ottone anticato


giovedì 14 febbraio 2013

i ragazzi che si amano...




I ragazzi che si amano si baciano in piedi
contro le porte della notte
e i passanti che passano li segnano a dito.
Ma i ragazzi che si amano 
non ci sono per nessuno
ed è la loro ombra soltanto
che trema nella notte.
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno.
Essi sono altrove, molto più lontano della notte
molto più in alto del giorno
nell'abbagliante splendore del loro primo amore.


(J. Prevert)




collier in ottone anticato, fiocchetto in raso, cuore portafoto apribile, czech glass flower, 
cabochon in vetro e base in ottone (25x25 mm) con immagine di R. Peynet